Privacy

Foto e video inappropriati realizzati con il cellulare

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Sempre più di frequente mi sta capitando di vedere giovani e ragazzi che con disinvoltura utilizzano la fotocamera del proprio cellulare per scattare foto o effettuare video a singole persone del tutto sconosciute il più delle volte in luoghi o su mezzi pubblici.
Il più delle volte, l’insano gesto viene compiuto quando ci si trova dinanzi a persone di bella presenza o che sbadatamente si pongono in posizioni indebite, offrendo al detentore dello strumento tech l’occasione furtiva per immortalare l’ignaro senza che questo gli abbia prestato alcun consenso.
“Ma che sarà mai una foto o un video ad uno sconosciuto?” reciteranno alcuni di voi, incuranti e assecondanti di una pratica illecita, irrispettosa, che è contro la libertà altrui e che lede diversi punti della netiquette digitale.

In realtà, una regola che dovrebbere porre rimedio a questa cattiva usanza è stata stabilità dalla Legge sulla Privacy, ed in particolare con l’Art. 97 in cui si indica quanto segue: “Non occorre il consenso della persona ritrattata quando la riproduzione dell’immagine è giustificata dalla notorietà o dall’ufficio pubblico coperto, da necessità di giustizia o di polizia, da scopi scientifici, didattici e culturali, o quando la riproduzione è collegata a fatti, avvenimenti, cerimonie di interesse pubblico o svoltisi in pubblico“.
Per farla semplice, a meno che non siate dei personaggi illustri o vi troviate in una situazione di pubblica utilità non vi è alcun motivo che qualcuno si debba sentire leggittimato a scattarvi una foto o a riprendervi con un video. Ancor più, continua l’articolo,  la foto o il filmato non possono “essere esposti o messi in commercio, quando l’esposizione o messa in commercio rechi pregiudizio all’onore, alla reputazione o anche al decoro della persona ritrattata“. Si tratta, allora, di una semplice ingenuità di colui che scatta una foto o realizza un video a vostra insaputa? Non direi proprio, anzi è un atto compiuto con volontà esplicita.

La Polizia Postale, a fronte delle molteplici segnalazioni e denunce depositate da coloro i quali sono stati immortalati senza autorizzazione dall’occhio furtivo di una fotocamera, ha deciso di pubblicare alcuni suggerimenti di buon uso del telefonino:

  1. l’apparecchiatura dotata di fotocamera è un mezzo di comunicazione che impone una cautela analoga a quella che si ha nei confronti di un computer;
  2. le foto e le riprese effettuate con il telefonino sottostanno alla normativa italiana in materia di protezione dell’immagine e della privacy delle persone;
  3. bisogna usare le immagini ed i video raccolti nel rispetto degli altri, evitando così di commettere illeciti anche involontari, con gravi conseguenze per se e se minorenni per i propri genitori.

Volutamente con questo articolo mi sono limitato al semplice gesto dello scatto fotografico o della ripresa video, senza entrare nelle conseguenze che scaturirebbero con la pubblicazione di tali documenti sui social media. Il mio è un invito alla cautela sia per coloro che effettuano tale pratica sia per chi ne è “vittima” inconsapevole.

 

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