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I Google Glass entreranno nell’uso quotidiano? Il settore dell’occhialeria è già coinvolto attivamente

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Dopo l’accordo siglato a marzo con l’italiana Luxottica, prima produttrice mondiale di occhiali, arriva la prima linea di prodotti Google Glass firmata da Diane Von Furstenberg. La stilista in questi giorni ha siglato un accordo con l’azienda di Mountain View per una serie di occhiali a realtà aumentata in cinque differenti montature ed otto varianti di colore. Negli Stati Uniti sarà possibile acquistare questi articoli già a partire dal prossimo 23 giugno ad una cifra più contenuta che si aggira tra i 100 ed i 200 dollari in più rispetto al modello base che costa 1500 dollari.

Dunque, il settore del fashion non resta a guardare, ma piuttosto è intenzionato a cavalcare e sfruttare l’onda high-tech, balzando di fatto in un futuro sempre più contemporaneo, superando di fatto le barriere di scetticismo finora sollevate su tale dispositivo. Anche perché tutt’oggi non si è ancora placato il dibattito tra coloro che sono contrari all’utilizzo di questo dispositivo e coloro che ne sono entusiasti.

Certa è la funzionalità dei Google Glass, un mini computer indossabile che consente agli utenti di accedere alle proprie e-mail, testi ed internet tramite voce e comandi fisici, mantenendo gli occhi “aperti” sul mondo circostante. Gli occhi saranno pure aperti, ma con quale livello di attenzione sull’ambiente reale? E’ questo infatti il punto nevralgico della discordanza: utilità vs distrazione. La stessa Google, infatti, ha deciso di mettere in guardia i portatori degli occhiali invitandoli a non distrarsi dalle attività nel mondo reale.

A questo poi si aggiunge anche la questione privacy, tanto che delle vere norme sociali per l’uso del prodotto non sono state ancora stabilite. Anche perché le persone che non conoscono il funzionamento dei Google Glass spesso suppongono che l’utilizzatore stia registrando in ogni momento; in realtà non è così, poiché la registrazione può essere avviata con comando vocale, con una azione fisica, e comunque lo schermo si illumina rendendo chiaro agli altri che si sta registrando o utilizzando il dispositivo.
Nasce spontanea la domanda: perché i Google Glass mettono a disagio le persone circostanti, mentre diversamente i telefoni cellulari e le macchine fotografiche sono utilizzate in maniera indistrurbata? Forse perché scattare con lo smartphone richiede un gesto manuale, un segnale che allerta la nostra attenzione. I Glass, invece, bypassa il familiare e disarmante rituale fisico dello scatto fotografico: quando una persona solleva una fotocamera o uno smartphone, tutti oggi hanno la consapevolezza e conoscenza del significato. Il dubbio è che l’indicatore luminoso possa non essere sufficiente a far superare la percezione di acquisizioni compiute furtivamente.

Inoltre, un utilizzatore di Google Glass ha scritto in un articolo di Wired che ha avuto difficoltà a capire dove poter utilizzare il dispositivo in maniera indisturbata. «Non posso indossare i miei Google Glass sul trasporto pubblico perché c’è una buona possibilità che 1500$ potrebbero essere tirati via dalla mia faccia. Non posso indossarli a cena perché potrei essere considerato maleducato, come se avessi un telefono in mano durante il pasto. Non posso indossarli al bar o al cinema durante la visione di un film; le persone che ti sono attorno si arrabbiano con te se indossi i Glass». Anche a queste problematiche, Google ha cercato di porre rimedio pubblicando delle linee guida galateo user-generated, in modo da divenire ambasciatori della nuova tecnologia.

Concludendo, se guardiamo al passato anche il Walkman ai suoi albori ha sollevato dibattiti accesi; delle semplici regole non scritte per l’utilizzo delle cuffie in spazi pubblici si sono sviluppate da sole e in gran parte sono state accettate e rispettate dagli utilizzatori. Quasi sicuramente anche i Google Glass supereranno questa apparente barriera ed i produttori hanno già compreso questa evoluzione, tanto che le acquisizioni e le partnership siglate di recente sono segno che il lancio ufficiale e globale si sta avvicinando sempre di più.

 

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